Giurista tedesco. Professore di Diritto pubblico nelle università di
Vienna, Basilea e Heidelberg, compì studi fondamentali di diritto
costituzionale comparato. I suoi scritti trattano in particolare il problema dei
diritti pubblici soggettivi e del rapporto tra sovranità e libertà
dei cittadini, elaborando un concetto di diritto inteso come rapporto tra
soggetti aventi diritti nei confronti dello Stato; questo esercita quindi un
potere limitato e orientato all'interesse comune. Tale limitazione del potere
delle istituzioni si manifesta concretamente nella possibilità attribuita
al cittadino di agire per conto dello Stato e nel riconoscimento all'individuo
di una parte di libertà non soggetta al potere statale. Per i suoi studi,
in particolare per l'elaborazione della teoria dello stato di diritto,
J.
viene considerato il fondatore del diritto pubblico generale come disciplina
autonoma. Fra le sue opere citiamo:
La natura giuridica dei trattati
internazionali (1880),
La dottrina delle relazioni internazionali
(1882),
Legge e ordine (1887),
Il sistema dei diritti pubblici
soggettivi (1892),
Il diritto delle minoranze (1898),
Dottrina
generale dello Stato (1910) (Lipsia 1851 - Heidelberg 1911).